Infortuni sul lavoro
Gli infortuni sul lavoro continuano ad essere una grave piaga in Italia, anche se non sempre per mancanze o inefficienze in materia di sicurezza. Alcuni mestieri e professioni sono pericolosi di per sé ed espongono chi li esercita a importanti rischi per l’incolumità fisica.
Che si tratti dell’infortunato o del datore di lavoro, in questi casi l’assistenza dell’avvocato è fondamentale.
Nel caso dell’infortunato, infatti, non sempre le valutazioni dell’INAIL in relazione all’entità del danno subito corrispondono alla realtà, anche perché si tratta di un ente pubblico che cerca sempre di risparmiare, così che l’indennizzo o la misura dell’eventuale “pensione di invalidità” devono essere contestate, attraverso una consulenza medico – legale di parte e persino con un ricorso al Giudice del lavoro.
C’è poi il fronte della responsabilità del datore di lavoro, nel caso in cui l’infortunio sia dovuto a violazione delle norme antiinfortunistiche: in questi casi, al lavoratore spetta il risarcimento del danno differenziale, vale a dire non solo la parte dell’invalidità che non è riconosciuta dall’INAIL, calcolata sulla base di tabelle periodicamente formulate dai Tribunali di Milano e di Roma, con valori decisamente superiori a quelli “di Stato”, quando la percentuale di danno biologico superi il 9%.
Ma vi è anche da considerare il danno morale ed altri danni che vengono definiti “non patrimoniali”, come quello estetico, quello legato all’impossibilità di svolgere attività sportive.
È risarcibile anche l’invalidità temporanea, non solo in regime di ricovero, ma, secondo tabelle predeterminate, anche quella “a casa”, durante tutto il tempo necessario alla guarigione completa, che si aggiunge all’indennità di malattia riconosciuta dall’INPS.
Altrettanto risarcibili sono i danni patrimoniali: non si tratta solo delle spese per le cure, anche di riabilitazione, ma pure l’eventuale diminuzione del guadagno che l’invalidità potrebbe comportare nel caso in cui il lavoratore subisca un demansionamento e una correlativa riduzione di stipendio.
Nei casi più gravi, quando l’invalidità permanente è pressoché totale, devono essere risarcite anche le spese di assistenza e, in alcuni casi, un risarcimento è riconosciuto anche ai familiari che, per prestare le cure all’infortunato, subiscono una grave limitazione della loro vita familiare e di relazione sociale.
Nel caso del datore di lavoro, quasi inevitabilmente la lesione subita dal lavoratore comporta la contestazione di una responsabilità penale: è intuitivo come in questi casi l’assistenza dell’avvocato sia fondamentale, sia nell’ottica della difesa volta a dimostrare la mancanza di addebiti e l’inevitabilità del fatto, sia nell’ottica di ridurre al minimo le conseguenze negative di una condanna, anche attraverso la scelta del rito processuale, l’ausilio di consulenze tecniche e l’accordo per il risarcimento del danno.
L’avvocato Roberto Atzei, nello studio legale “Civilisti & Penalisti Associati – avvocati in Torino”, ha una consolidata esperienza in questi campi, raggiunta dapprima in ambito soprattutto penalistico ed in seguito anche civilistico.
Nel rispetto dei principi di lealtà e correttezza, gli onorari per l’assistenza sono predeterminati sulla scorta del tariffario vigente e di un preventivo dettagliato, mai attraverso il patto di quota lite che consiste nella previsione del pagamento all’avvocato di una quota del risarcimento solo se questo viene riconosciuto. Poiché, poi, è sempre un’assicurazione che paga il risarcimento, la parcella del legale è pagata interamente da essa, senza che il cliente debba integrare altre somme.