Appalto
"L’appalto è il contratto col quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di una opera o di un servizio verso un corrispettivo in danaro": questa è la definizione contenuta nell’art. 1655 del codice civile.
Si tratta di un contratto di risultato, che ha ad oggetto la realizzazione di una cosa. Quando si pensa all’appalto, vengono subito in mente le costruzioni di edifici, ma potrebbe trattarsi anche di altri beni, come navi, aerei o, più modestamente, di una libreria, una finestra, un divano. Esistono poi gli appalti di servizi (la mensa ad esempio o la sorveglianza di un luogo), ma in questo caso il contratto non ha ad oggetto un risultato, ma, più esattamente, un’obbligazione di mezzi.
L’appalto è un contratto di durata e, dunque, l’assistenza dell’avvocato non è importante solo nel momento genetico con la redazione del contratto, ma anche successivamente, sia in corso d’opera, sia dopo che l’opera è stata definitivamente realizzata.
Non sono infatti rari i casi in cui l’appaltatore interrompe la costruzione dell’opera, configurando così un inadempimento che dà modo al committente di ottenere la risoluzione del contratto ed il risarcimento del danno, oppure le situazioni in cui l’opera venga realizzata in modo difforme da quanto pattuito o con vizi, anche seri, che ne pregiudicano l’utilizzo o la commerciabilità: in questi casi il committente ha la scelta tra obbligare l’appaltatore ad eliminare vizi e difformità a proprie spese oppure ottenere una congrua riduzione del prezzo.
L’avvocato Maria Sabrina Fichera ha una consolidata esperienza in questa materia, prestando assistenza a molte imprese che, negli anni, le hanno sempre confermato la propria fiducia. Numerosi sono anche i casi in cui si rivolgono a lei anche i committenti per ottenere efficace tutela dei propri diritti.